Ludlum Robert - Covert one 07 - 2007 - Incidente artico by Ludlum Robert

autore:Ludlum Robert [Ludlum Robert]
La lingua: ita
Format: epub, mobi
Tags: Fiction, Thrillers, Suspense
ISBN: 9788846211613
Google: HtdQvgAACAAJ
editore: RL Libri
pubblicato: 2012-11-14T23:00:00+00:00

Capitolo 29

Campo base dell'isola Wednesday

Randi Russell giaceva tranquilla al buio del locale principale del dormitorio. Da dietro la paratia sentiva il pesante respiro di Trowbridge che dormiva: il suono che stava aspettando.

Un'ora prima, lei e il professore avevano coperto il fuoco per prepararsi alla notte. Tuttavia, nell'area riservata alle donne, Randi si era stesa vestita sopra la cuccetta di Kayla Brown, rifiutandosi di prendere sonno.

Dopo essersi alzata silenziosamente, cominciò a prepararsi. Infilò tre paia di calze dentro i doposcì bianchi termoplastici. Poi fu la volta del parka, dei sovrapantaloni isolanti con il revolver Lady Magnum e i caricatori di riserva. Indossò anche sottili guanti interni ed esterni di pelle insieme a un passamontagna bianco. E, per finire, una mimetizzazione da neve.

Si muoveva in totale oscurità. Prima di mettersi a letto aveva sistemato con cura tutto ciò di cui aveva bisogno e si era mentalmente segnata ogni mossa.

Si avvicinò al punto in cui aveva lasciato il pacco ed estrasse una piccola busta di plastica da una tasca esterna. Poi, dopo i caricatori e la pistola mitragliatrice, prese una pesante coperta a righe dalla cuccetta superiore.

Quindi aprì la porta scorrevole della paratia e attraversò tutto il dormitorio, usando per orientarsi il debole rettangolo scuro delle finestre e tastando con la punta delle dita il tavolo e il piano del bancone. Procedendo a

passi felpati, Randi sgusciò fuori dalla porta antineve mentre Trowbridge era ancora profondamente addormentato.

Si mise carponi e uscì all'aperto. Tenendosi bassa nel sentiero nevoso, sgusciò per i sentieri compatti fino alla buca che aveva modellato per controllare il dormitorio. Lì, organizzò il suo nascondiglio.

Appoggiò la pesante coperta a righe sotto di sé, in modo che fungesse da isolamento tra il corpo e il ghiaccio. Sopra la testa mise il contenuto della busta di plastica, cioè una coperta termica di emergenza color argento, incredibilmente calda nonostante lo scarso peso. A differenza di quelle che presentavano un lato color arancione acceso, era bianca e la nascondeva in modo molto efficace. Randi vi si avvolse ed emerse dall'ambiente circostante sembrando una semplice irregolarità nella superfìcie della neve.

Lì, a ridosso dell'isola, la notte era quasi immobile. Si percepiva ancora un debole vento, che si agitava e soffiava a raffiche sulla linea di cresta che faceva da scudo. Per via dell'oscurità, Randi riusciva a distinguere solo ombre di varie tonalità, la sagoma scura e geometrica del prefabbricato contro il nero leggermente grigiastro del pack.

Mentre i minuti e forse le ore trascorrevano, cominciò a notare un debole tremolio in quelle ombre notturne. All'inizio non capiva, poi si rese conto che da qualche parte sopra di lei l'aurora boreale giocava, dando un flebile indizio della sua presenza attraverso la copertura nuvolosa.

Nonostante la protezione della coperta e degli indumenti pesanti filtrava comunque un freddo aspro e penetrante.

Immobile, silenziosa, paziente e invisibile come una volpe artica, la Russell aspettò, respirando appena per ridurre le volute del respiro.

Sotto la coperta di emergenza stringeva l'MP-5, non per proteggere l'arma, che non solo era robusta, compatta e lubrificata con un prodotto sintetico a

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